Tibet, Himalaya e oriente in mostra a Roma

E’ stata recentemente inaugurata a Roma, negli spazi della Casa dell’Architettura – ex Acquario Romano, la mostra fotografica “Viaggio ad Oriente”, che resterà aperta fino al 19 giugno.

La mostra costitutisce uno degli eventi del III Fotografia Festival di Roma, e si articola in tre sezioni. La prima, organizzata in collaborazione con l’Associazione Italia – Tibet, è completamene dedicata alle foto scattate da Fosco Maraini durante la prima spedizione in Tibet ed in Sikkim nel lontano 1937, possiamo assistere a momenti di vita quotidiana di contadini, pastori, monaci sui quali per la prima volta si posavano sguardi europei (e che per la prima volta vedevano degli europei), le cime ed i passi innevati dell’Himalaya, ma anche esterni ed interni di monasteri ed altri monimenti religiosi ormai scomparsi, distrutti dall’invasione cinese.

Nella seconda sezione, intellettuali, registi, artisti che per vari motivi hanno viaggiato in Asia espongono le loro impressioni ed i loro ricordi: Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Alighieo Boetti, Ettore Sottsass, Alberto Moravia, Roberto Rossellini, Luigi Ontani.

La terza sezione, “Dharma Bums”, con foto di Italo Bertolasi, rievoca il periodo dei primi viaggi hippies verso oriente, nei primi anni ’60, lo stile di vita “on the road”, la sorpresa ed il rapporto con popolazioni che vivevano tra il Pakistan e l’Afghanistan, nelle remote valli del Chitral o alle pendici dell’Himalaya.

All’inaugurazione, avvenuta in una Roma completamente blindata (era il giorno della visita di Bush), che non ha permesso la prevista partecipazione del Dalai Lama, Stefano Dallari di Italia – Tibet ha sottolineato come la mostra voglia lanciare anche un messagio di pace, tolleranza e gemellaggio tra i popoli di cultura diverse, ed ha ricordato la gioia di Maraini nel cercare tra i negativi del suo archivio quelli da stampare per la mostra, occasione per rivivere i momenti più belli dei suoi viaggi.

Purtroppo, Maraini non potrà più vedere la sua mostra: durante l’inaugurazione era ricoverato in clinica nella sua Firenze, e l’8 giugno giungeva a tutti quelli che lo amavano la notizia della sua morte.

di Aldo Frezza